21 giugno 2019 – In un mondo iperconnesso il pericolo di un attacco hacker può avere conseguenze fatali. Da qui l’importanza della cyber security per la sicurezza nazionale a cui è dedicato il master universitario di II livello, dal titolo “Homeland security”,  dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, giunto alla undicesima edizione.

Nella giornata del 20 giugno, si è tenuta una lezione aperta del corso, in cui sono intervenuti come relatori i responsabili della sicurezza informatica di grandi aziende italiane, fra i quali Francesco Morelli di Terna, Rocco Mammoliti di Poste Italiane, Riccardo Barrile di Ferrovie dello Stato Italiane e Francesco Mataloni, business area manager di Vitrociset. Tra gli interventi istituzionali quello di Gennaro Vecchione, Direttore Generale del DIS (Dipartimento delle Informazione per la Sicurezza), e Vittorio Pisani della direzione centrale Immigrazione del Ministero dell’Interno.

Tutti i relatori hanno sottolineato l’esigenza di implementare anche in Italia le misure di prevenzione degli attacchi hacker, in particolare in previsione dell’avvento del sistema 5G che sarà capace di connettere persone e oggetti a una velocità maggiore rispetto alla rete attuale. Nella stessa giornata è stato consegnato il premio “Davide De Luca” a uno studente del master universitario dello scorso anno, Matteo Giacalone, che ha vinto con una tesi dal titolo “Cyber risk e Cyber insurance”. Il riconoscimento è in memoria del capo del dipartimento analisi strategica della segreteria generale del Cesis.